Life Science: terapie digitali e innovazione trasformano il settore

Nel medio-lungo termine telemedicina, sensori, robotica chirurgica, Intelligenza artificiale e terapie digitali (DTx) permetteranno di imprimere un cambiamento significativo al settore Life Science.
Tra i principali ambiti d’innovazione abilitati dalle tecnologie digitali, le DTx già oggi stanno contribuendo a trasformare in maniera rilevante il settore Life Science. Si tratta di soluzioni validate clinicamente per integrare o sostituire le terapie tradizionali, perché capaci di migliorare il percorso del paziente e rendere più efficaci i trattamenti, tanto che 7 pazienti su 10 sarebbero propensi a utilizzarle per il trattamento della propria patologia. A quanto emerge dalla ricerca dell’Osservatorio Life Science Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, un terzo delle aziende Life Science italiane sta già investendo in questo ambito. Ma 9 aziende su 10 considerano l’assenza di rimborsabilità da parte del SSN l’ostacolo principale alla sostenibilità finanziaria delle DTx in Italia.

Dalla psichiatria all’endocrinologia alla reumatologia

L’Osservatorio ha censito 62 terapie digitali attualmente in commercio a livello internazionale, utilizzabili per il trattamento di varie patologie.
Il 47% delle soluzioni analizzate si riferisce all’area psichiatrica, principalmente per la gestione di ansia e dipendenze. Non mancano però applicazioni nel campo dell’endocrinologia (11%), rivolte a pazienti affetti da obesità o diabete, e della reumatologia (10%) per il trattamento del dolore cronico.
Quanto ai modelli di business delle attuali DTx in commercio, quello maggiormente diffuso è di tipo B2B. Tale modello prevede il rimborso della DTx da parte di assicurazioni previa prescrizione medica. La modalità di erogazione più diffusa (oltre una su due) è quella cosiddetta stand-alone, che prevede l’utilizzo della DTx in modo indipendente.
Una terapia digitale su quattro è invece associata a un trattamento farmacologico, solitamente con l’obiettivo di ottimizzarlo aumentandone efficacia e aderenza (circa 25%).

L’impatto delle tecnologie immersive sul settore sanitario

Un altro ambito di innovazione che avrà un impatto rilevante sul settore Life Science è quello delle tecnologie immersive. La realtà estesa, che comprende realtà aumentata, mista e virtuale, sta infatti producendo un impatto rilevante anche sul settore sanitario, suscitando curiosità e interesse nei pazienti.  Il 49% dei pazienti sarebbe interessato a utilizzare applicazioni di realtà virtuale o aumentata per il miglioramento del proprio stato di salute o per il trattamento della propria patologia. 

L’impiego della robotica oltre la sala operatoria

La robotica chirurgica rappresenta un ambito di innovazione che produce un impatto sul settore già da diverso tempo. La robotica chirurgica permette di eseguire interventi precisi e minimamente invasivi, migliorando i risultati clinici e favorendo la ripresa post-operatoria del paziente e riducendo i tempi di riabilitazione.
Secondo l’80% delle aziende del settore Life Science e il 68% dei professionisti sanitari, si diffonderanno nel lungo periodo (5-10 anni) anche la robotica assistiva, che supporta le persone con disabilità o limitazioni fisiche, e quella riabilitativa, in cui i robot vengono impiegati come elementi essenziali della terapia.

L’uso clinico della medicina in silico

Secondo le aziende del settore Life Science anche la medicina in silico avrà un impatto molto rilevante, ma si prevede che possa diffondersi nel medio-lungo periodo (oltre 3 anni).
L’ambito della medicina in silico fa riferimento a tecnologie e modelli matematici per l’uso clinico. Ad esempio, si parla di digital twin quando queste tecnologie sono utilizzate per supportare decisioni mediche, come diagnosi o trattamenti, per un singolo paziente, portando a una maggiore personalizzazione e riducendo la necessità di effettuare esami invasivi.