Addio ferie d’agosto: con lo smartworking cambiano le vacanze

Un’abitudine che risale ai tempi dei Romani, mantenuta viva fino a oggi e alimentata dal fatto che le ferie scolastiche in Italia sono quasi tutte concentrate in estate, soprattutto ad agosto. Ma qualcosa sta cambiando. Come tutto ciò che riguarda il mondo del lavoro, anche le vacanze sono entrate nel vortice del cambiamento. Da policy aziendali che sperimentano lo smartworking ad aziende che sperimentano ‘ferie libere’, un modello che dà ai propri dipendenti massima flessibilità, anche in Italia ci si sta interrogando su alcuni assunti da sempre considerati caposaldo delle vacanze. Come quello secondo il quale la parola ‘ferie’ deve essere accompagnata da ‘agosto’.

Mai più code infinite in autostrada 

“La concezione delle ferie cambia, come cambia il mondo del lavoro – commenta Pietro Novelli, general manager di Oliver James Italia -. L’introduzione dello smartworking sta modificando le abitudini dei lavoratori italiani a partire dalle due canoniche settimane centrali di agosto. La possibilità di lavorare da luoghi diversi dall’ufficio permette di ri-organizzarsi, potendo unire smartworking e weekend lunghi, suddividendo le vacanze in più momenti dell’anno – continua Novelli -. Si assiste sempre meno all’esodo estivo e alle code infinite in autostrada: le persone possono concedersi fine settimana fuori casa lavorando da remoto anche il lunedì e il venerdì, evitando così imbottigliamenti e rientri notturni la domenica sera”.

Italia al quarto posto fra i paesi europei con più ferie pagate

Insomma, “I dipendenti hanno l’opportunità, come policy, di lavorare da remoto tutto agosto, sia per via della chiusura aziendale sia grazie a politiche di full remote working per il periodo estivo”, aggiunge Novelli. In ogni caso, con 22 giorni l’anno di ferie più 10 festività nazionali, l’Italia si posiziona al quarto posto nella classifica europea dei paesi con più ferie pagate all’anno. Sopra, Austria (con 35 giorni), Portogallo (22 giorni più 13 festività nazionali) e Spagna (22 giorni e 12 festività nazionali). Fanalino di coda, il Regno Unito, che con soli 20 giorni l’anno di ferie e 8 festività chiude la classifica.

Il futuro è dell’out of office

Ma basta andare oltreoceano per vedere tutto un altro mondo: in USA, ad esempio, non sono garantiti i giorni di ferie pagati dal datore di lavoro, ma solo le festività nazionali. Molte aziende garantiscono lo stesso le ferie, che però, si aggirano tra 10 e 14 giorni all’anno.
“Un quadro ben diverso da quello europeo – racconta Novelli – Eppure, è proprio dagli Stati Uniti che stanno nascendo nuove tendenze in fatto di ferie e lavoro”.
Le big tech americane, come Adobe, Salesforce, LinkedIn, Oracle, Netflix e ora anche Microsoft, stanno dando vita a un nuovo modello: quello delle ‘ferie libere’. Nella mail che Microsoft ha inviato ai propri dipendenti statunitensi si parla di ‘Discretionary Time Off’, ovvero Tempo libero discrezionale. Insomma, riporta Adnkronos, forse è troppo presto per decretare la fine delle ferie d’agosto, ma sicuramente un nuovo modello sta emergendo.