GenZ e lavoro: stipendio al primo posto, ma ai sogni non si rinuncia 

Lo ha scoperto la ricerca svolta da Adecco, società di The Adecco Group, in partnership con Teleperformance: per i giovani della Generazione Z il driver principale che guida le scelte relative al lavoro è lo stipendio, che raccoglie il 61% delle ‘preferenze’.

Al secondo posto, e a pari merito, si posizionano la volontà di fare un lavoro in linea con i propri studi o interessi, e il bilanciamento tra vita e lavoro (32%).
Buone performance ottiene anche il tema della flessibilità oraria, individuato come componente fondamentale per la scelta del lavoro dal 30% dei nati tra il 1995 e il 2005, mentre fra gli indicatori che riscuotono meno interesse, a sorpresa, emerge l’attenzione dell’azienda verso i dipendenti (12%), e ancora meno, l’allineamento fra valori personali/aziendali, l’impegno verso la sostenibilità e l’ambiente, e i benefit aziendali (9%).

Cercare un’occupazione: che stress!

La GenZ non rinuncia però ai propri interessi e alla crescita professionale: 6 su 10 sono disposti ad accettare uno stipendio più basso in cambio di un ruolo gratificante e in linea con gli studi compiuti.
Probabilmente, anche per questa ragione, il 74% dei giovanissimi che già lavorano si dichiara soddisfatto della propria occupazione, e il 40% afferma di avere trovato il lavoro della propria vita.

Di fatto, in Italia, il 20% degli assunti appartiene alla GenZ. E più che il lavoro, a creare più preoccupazione sembra la ricerca dello stesso.
Per 68% la ricerca di lavoro viene effettuata con sentimenti negativi, legati principalmente a preoccupazione (38%), ansia (31%) o rassegnazione (12%).

Donne e uomini hanno priorità diverse

Se lo stipendio è il primo fattore determinante nella scelta del lavoro sia per gli uomini (63%) sia per le donne (60%) le similitudini, tuttavia, finiscono qui.
Al secondo posto, infatti, il 31% degli uomini pone la tipologia di contratto, mentre le donne (39%) un lavoro in linea con i propri studi/interessi.

Al terzo posto per gli uomini della GenZ (29%) si piazza la possibilità di fare carriera, mentre per le donne il bilanciamento vita-lavoro (35%).
Altre differenze emergono nell’importanza attribuita all’inclusività in azienda, che per le donne (16%) è decisamente più importante che per gli uomini (10%). E nell’allineamento fra i valori aziendali e personali, più importante per gli uomini (11%) rispetto alle donne (6%).

Al Centro, Sud e Isole giovani più attenti alle tematiche ambientali

Lo stipendio, ancora una volta, risulta al primo posto in tutta Italia, seppur con alcune differenze percentuali: 68% nel Nord Ovest, 55% Nord Est, 57% Centro, 62% Sud.
Quanto al bilanciamento vita-lavoro, nel Nord Est è un fattore fondamentale per il 34% degli intervistati, contro il 33% nel Nord Ovest, il 28% nel Centro e il 31% al Sud e Isole.

Al Centro, al Sud e nelle Isole la GenZ è più attenta a tematiche ambientali, mentre l’impegno del datore di lavoro è considerato dirimente nel 10% dei casi per tutte le aree geografiche. Non molto lontano dal 9% rilevato nel Nord Est, ma che inizia mostrare un gap decisamente più ampio con il Nord Ovest, dove questo aspetto si ferma al 7%.