Boom agriturismi: numeri e nuove tendenze del settore in Italia 

Lo rileva il report dell’Istat: il settore agrituristico in Italia è passato da poco più di 14mila aziende nel 2004 a 25.849 nel 2022, riflettendo un tasso di crescita medio annuo del 3,8%.
Una crescita distribuita in modo uniforme tra le diverse macroaree del Paese, con punte del 5,5% e 4,3% nel Nord-Ovest e nel Centro, e valori leggermente inferiori nel Sud, Isole, e Nord-Est. 
Oltre il 53% delle aziende agrituristiche si localizza nelle aree collinari, il 31% in quelle montane e il 16% in pianura.

Ma la forza trainante dell’agriturismo risiede nelle sue offerte economiche chiave, degustazione, alloggio e ristorazione. Tanto che nel periodo 2004-2022 le aziende con servizio di degustazione hanno registrato un impressionante aumento annuo medio del 4,5%, evidenziando una connessione crescente con i prodotti DOP e IGP.

Un fenomeno economicamente sostenibile.

Allo stesso tempo, le aziende con alloggio e ristorazione hanno seguito con tassi medi annui rispettivamente del 3,4% e del 3,2%.
In ogni caso, rispetto al 2004, il valore della produzione nel settore agrituristico è cresciuto al ritmo del 4,2% all’anno, triplicando la capacità produttiva in termini assoluti. Un risultato notevole, soprattutto se confrontato con il settore agricolo generale (+0,51%).

Anche sotto l’aspetto della diffusione territoriale i dati sono altrettanto impressionanti. Se nel 2004 i Comuni che ospitavano almeno un agriturismo (Comuni agrituristici) erano 3.352 in 18 anni se ne sono aggiunti 1.677, portando il totale a oltre 5.029, quasi il 64% dei Comuni italiani.

Aziende multifunzionali: una nuova frontiera

La trasformazione del settore è evidente nella proliferazione di aziende agrituristiche multifunzionali, caratterizzate dalla capacità di offrire almeno tre servizi distinti. 
Le aziende agrituristiche multifunzionali, che rappresentano il 28,2% di tutte le strutture attive, si presentano come un elemento consolidato e rilevante all’interno di questo settore in continua trasformazione.

Dal punto di vista geografico, il Centro si conferma come il luogo principale per la presenza di aziende multifunzionali, con il 28,1% del totale, seguito da Nord-Est (24,7%), Nord-Ovest (19,9%), Sud (16,3%) e Isole (11%).

Aumento delle imprese agrituristiche al femminile

La presenza femminile alla guida delle aziende agrituristiche è in costante aumento, con un totale di oltre 8.800 donne (34,1%) che gestiscono tali attività.
La maggior quota di conduttrici si concentra principalmente al Sud (46,6%), con valori che si avvicinano al 50% in Basilicata, Campania e Calabria.

Al Centro le donne alla guida sono il 36%, con Lazio e Umbria entrambi al 45%, mentre la Toscana registra una percentuale leggermente più bassa (31%). La quota di conduttrici è pressoché simile nelle Isole (36%) e nel Nord-ovest (36%), con la Liguria in testa al 50% di aziende guidate da donne.

L’indice di prevalenza di genere, che indica il rapporto tra aziende con conduttore e aziende con conduttrice, evidenzia una maggiore propensione all’imprenditoria femminile in Basilicata, Liguria e Campania. Al contrario, regioni come Trentino-Alto Adige/Südtirol, Piemonte e Friuli-Venezia Giulia mostrano un indice più basso.