Moda: triplica il mercato del second hand

Oggi il valore del mercato dell’usato di moda in tutto il mondo è compreso tra i 100 e i 120 miliardi di dollari, più del triplo rispetto al 2020. La conferma arriva da una ricerca realizzata da Boston Consulting Group (BCG) e Vestiaire Collective, piattaforma di compravendita di second hand.
Il report si basa su due indagini globali condotte nel 2020 su 6.000 consumatori, e su 2.000 consumatori nel 2022, per comprendere meglio il loro approccio al mercato della rivendita. Secondo lo studio, il mercato della seconda mano rappresenta già dal 3% al 5% del totale del mercato dell’abbigliamento, delle calzature e degli accessori, e potrebbe crescere fino al 40%. Tanto che si prevede che nel 2023 i capi ‘pre-loved’ costituiranno il 27% degli armadi.

“Per i marchi entrare in questo mercato costituisce un’enorme opportunità”

Il boom del second hand è stato reso possibile soprattutto grazie ai consumatori della Generazione Z, i più propensi ad acquistare (31%) e vendere (44%) articoli di seconda mano, seguiti dai Millennial.
“BCG ha analizzato nel dettaglio il mercato globale della rivendita fin dai suoi albori – ha dichiarato Sarah Willersdorf, Responsabile Globale del settore lusso presso BCG e coautrice del rapporto -. È ormai certo che i consumatori hanno abbracciato la seconda mano e stanno cambiando il modo con cui acquistano e vendono i loro vestiti. Per i marchi, entrare in questo mercato costituisce un’enorme opportunità per attrarre clienti nuovi e già esistenti, motivati da sostenibilità, convenienza ed esclusività”.

Sostenibilità, economicità e varietà le motivazioni per gli acquisti

La sostenibilità è la forza trainante e sempre più importante per gli acquirenti di articoli di seconda mano. Sebbene l’economicità sia stata citata da oltre la metà degli intervistati dalla ricerca come la motivazione principale per l’acquisto di articoli di seconda mano, questa tendenza risulta in calo. Mentre la varietà del catalogo è stata indicata come il secondo principale fattore che spinge al consumo di articoli di seconda mano.

Il brivido della caccia al tesoro

Il 40% degli acquirenti considera infatti l’usato come un modo per consumare moda in modo sostenibile, e altrettanti consumatori scelgono il mercato della seconda mano per l’ampia scelta e i pezzi unici che offre. Anche il ‘brivido della caccia al tesoro’ e l’opportunità di negoziare con i venditori sono fattori sempre più popolari per l’acquisto di abbigliamento di seconda mano, con il 35% degli intervistati che li ha indicati come forze trainanti.