Incertezza su futuro e salute: meno spese, più strumenti finanziari e assicurativi

L’attuale clima di insicurezza rende le famiglie italiane dubbiose sui progetti futuri e la pianificazione delle spese per il 2021. Nell’ultimo semestre del 2020 il 43% delle famiglie italiane non è riuscita a risparmiare, e se per il 24% questa è una situazione nuova, il restante 19% definisce la difficoltà strutturale, che non dipende cioè solo dalla crisi sanitaria. Allo stesso tempo, l’incertezza sul futuro e sulla salute spingono il ricorso a strumenti finanziari e assicurativi. Secondo i dati dell’Osservatorio The World After Lockdown di Nomisma e CRIF, il 14% degli attuali user ha infatti intenzione di aumentare la spesa per investimenti in fondi pensione, e il 17% per polizze sanitarie integrative.

Chi è riuscito a risparmiare lo ha fatto non senza difficoltà

I dati di Nomisma e CRIF parlano chiaro: chi è riuscito a risparmiare (57%) lo ha fatto non senza difficoltà, spesso facendo fronte a stento ad alcune voci di spesa o rimandando alcune spese. Tra le spese affrontate a fatica ci sono le utenze: un quarto degli italiani negli ultimi sei mesi ha avuto difficoltà a far fronte ai pagamenti delle bollette, così come del canone di affitto, e il rimborso delle rate di mutui e finanziamenti. Se 4 italiani maggiorenni su 10 hanno un contratto di finanziamento in corso, di questi, il 20% dichiara di aver rimborsato le ultime rate dell’anno con una certa difficoltà. Per tale ragione, molti hanno dovuto rivedere le proprie posizioni, ad esempio beneficiando della moratoria per la sospensione del rimborso delle rate.

Nasce l’esigenza di proteggersi e tutelarsi

Tale scenario di incertezza ha fatto nascere però l’esigenza di proteggersi e tutelarsi maggiormente: il 5% degli italiani dichiara di avere intenzione di incrementare, rispetto a prima dell’arrivo dell’emergenza sanitaria, il ricorso a strumenti finanziari, come la sottoscrizione di polizze assicurative. La previsione che vede ampliarsi il ricorso a servizi banking o insurance sembra legata alla maggiore attenzione per la tutela del proprio futuro e della propria salute: il 14% ha intenzione di aumentare la spesa per investimenti in fondi pensione e il 17% per polizze sanitarie integrative.

Nel 2021 si continuerà a ridurre o rimandare le spese Non conoscendo i tempi per un pieno ritorno alla normalità, per gestire meglio questa fase di incertezza gli italiani si dichiarano pronti a comprimere o addirittura a rinunciare a molte delle spese non strettamente necessarie. Il 36% degli intervistati quest’anno prevede infatti di risparmiare sui consumi fuori casa, il 36% anche sui trasporti pubblici e il 35% su viaggi e vacanze.  Ma i cittadini sembrano orientati a privarsi anche di alcuni momenti di relax, ad esempio riducendo lo shopping per abbigliamento e scarpe (29%), o stringendo la cinghia anche sui servizi alla persona, come estetista e parrucchiere (23%) o baby-sitter (5%). E sarà così anche le spese per casa e auto: il 15% delle famiglie prevede di spendere di meno per la manutenzione della propria abitazione e il 24% per l’auto