Retail: nel 2023 aumentano gli investimenti nel digitale

Nel 2023 in Italia il valore delle vendite al dettaglio di prodotto totali (online e offline) ha registrato una crescita del +4% rispetto al 2022.
Il canale online attraversa una fase di assestamento: cresce, ma a ritmi più moderati rispetto al periodo pandemico. Il valore degli acquisti online, nella sola componente di prodotto, ha raggiunto 35 miliardi di euro, +8% rispetto all’anno precedente

L’innovazione tecnologica recupera però una posizione di rilievo nei piani di sviluppo delle aziende.
Gli investimenti in digitale da parte dei principali retailer italiani dal 2,5% del fatturato nel 2022 crescono al 3,1% nel 2023.
Queste alcune evidenze emerse dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano.

Online stabile all’11% di incidenza sul totale vendite

L’incidenza dell’online sul totale Retail rimane stabile rispetto al 2022 ed è pari all’11%. In continuità con il passato, la dinamica del numero di punti vendita è negativa, ma il tasso di decrescita del numero di negozi è il più alto mai registrato negli ultimi cinque anni.
A fine 2022 in Italia si contavano 568.933 esercizi commerciali di prodotto, con un calo pari al -2,2% rispetto al 2021 (il tasso medio di crescita annuo 2017-2021 era pari al -1,4%).

A destare maggiore preoccupazione è l’andamento del numero di ristoranti, che per la prima volta negli ultimi anni subisce una contrazione.
A fine 2022 in Italia sono presenti 380.328 ristoranti. Si tratta di un decremento del -0,8% rispetto all’anno precedente (tasso medio 2017-2021 pari al +1,1%).

Innovazione digitale e omnicanale

Il negozio è protagonista delle strategie di innovazione nel Retail. I retailer lavorano per semplificare e rendere autonoma l’esperienza del cliente. I sistemi di digital signage (implementati dal 44% dei top retailer) intercettano l’attenzione del cliente dal suo ingresso in negozio e i chioschi digitali (35%) favoriscono l’esplorazione dell’assortimento e l’approfondimento della conoscenza dei prodotti

Le soluzioni di self scanning (24%) rendono autonomo il cliente nella selezione dei prodotti, e grazie alla connessione con sistemi di self check-out (21%) e innovative payment (18%), aiutano a snellire la fase di pagamento.
I retailer proseguono, inoltre, nel percorso di integrazione online-offline, lavorando sull’adozione di soluzioni (in store e nel back-end) in grado di attivare e/o potenziare i modelli di vendita omnicanale.

I cantieri sperimentali

Nel 2023 i retailer hanno cercato di comprendere i principali ambiti applicativi dell’AI generativa, ad esempio, attraverso assistenti personali in grado di supportare in tempo reale i clienti e alleggerire il carico dei contact center.
Un altro ambito di sperimentazione deriva dai nuovi modelli di business ‘platform-based, che permettono di generare valore grazie all’interconnessione fra due o più attori del mercato. Come, ad esempio, i marketplace, l’erogazione di nuovi servizi e il Retail Media.

I retailer poi lavorano all’implementazione di progetti in grado di ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività, come la trasformazione e il riciclo di scarti aziendali, l’utilizzo di packaging riciclato e l’adozione di veicoli elettrici per le spedizioni.

Italia, il commercio digitale “vola” nel terzo trimestre

A poche settimane dall’approssimarsi della stagione dello shopping natalizio, il terzo trimestre dell’anno registra un ulteriore exploit dell’e-commerce. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il commercio digitale ha segnato un ulteriore incremento del 17%.
I consumatori del Belpaese confermano così il loro interesse per questa modalità di acquisto, tanto che il traffico online è aumentato del del 7%. I dati, emersi dall’ultimo Shopping Index di Salesforce,, dimostrando la propensione dei clienti italiani a utilizzare sia piattaforme digitali sia negozi fisici per soddisfare le proprie esigenze di acquisto.

L’Europa e i cambiamenti nel commercio digitale

A livello europeo, l’analisi del trimestre ha evidenziato una crescita del 9% nel commercio digitale, con un incremento del 2% nelle unità per transazione. Tuttavia, il volume complessivo degli ordini è diminuito del 3%, principalmente a causa dell’aumento dei prezzi, con un incremento medio dell’11% nei costi di vendita.
Continua a crescere, invece, l’utilizzo del mobile per tutte le fasi e le esperienze legate ai processi di acquisto online. A livello globale, lo share degli ordini provenienti da mobile ha raggiunto la quota del 65%. E il valore è destinato ad aumentare ancora.

L’intelligenza artificiale nell’e-commerce 

Uno dei trend più significativi è l’importanza crescente dell’intelligenza artificiale nell’esperienza di acquisto online. I dati raccolti indicano che l’AI influenzerà gli acquisti online globali per un valore stimato di 194 miliardi di dollari durante le festività natalizie.
Oltre il 17% dei consumatori ha già utilizzato tecnologie di intelligenza artificiale generativa per cercare ispirazione per gli acquisti, mentre il 10% prevede di utilizzarle per compilare la propria lista dei regali.
Nel terzo trimestre, il numero di ordini in cui i consumatori hanno seguito raccomandazioni di acquisto generate dall’intelligenza artificiale è aumentato del 6% su base annua a livello globale.

L’Italia mostra dinamismo e resilienza

“Questi dati indicano chiaramente una tendenza significativa nel comportamento dei consumatori italiani”, ha commentato Maurizio Capobianco, Area Vice President di Salesforce. “L’Italia sta dimostrando un notevole dinamismo nel settore del commercio digitale, una conferma della resilienza dei consumatori italiani nonostante i cambiamenti economici globali”.

Le ultime rilevazioni confermano dunque un incremento significativo del commercio digitale in Italia e il crescente ruolo dell’intelligenza artificiale nell’orientare le scelte di acquisto dei consumatori a livello globale, con implicazioni importanti per il settore dell’e-commerce e le festività natalizie in arrivo.

L’e-commerce B2c cresce del +13% nel 2023

Gli acquisti online degli italiani sono sempre più omnicanale, e nel 2023 crescono del +13%. Entro la fine dell’anno raggiungeranno 54 miliardi di euro. Stando ai dati emersi dall’ultima indagine dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm della School of Management del Politecnico di Milano, la penetrazione dell’online sul totale acquisti Retail è del 12%. In particolare, i Prodotti segnano +8% rispetto al 2022, e varranno 35,2 miliardi, mentre i Servizi toccheranno quota 18,8 miliardi (+22%). I comparti più dinamici, con incrementi di circa il +10%, sono Abbigliamento, Beauty e Informatica, mentre frena il Food&Grocery (+1%). Tra i Servizi, continua la crescita di Turismo e Trasporti (+27%) e Ticketing per eventi.

Il profilo degli acquirenti online si avvicina a quello dell’intera popolazione

Sebbene nel 2023 non sia prevista una crescita del numero degli acquirenti online (stabili intorno ai 33 milioni) il trend degli ultimi 10 anni porta a interpretare questo dato più come un riassorbimento del boom della pandemia piuttosto che un arresto. Negli ultimi tre anni gli acquirenti online abituali sono aumentati 5,5 volte rispetto gli sporadici. I primi, 24,4 milioni, effettuano il 90% delle transazioni online, con scontrini di valore generalmente superiore alla media, generando la maggior parte del valore totale degli acquisti online (93%).
Se nelle prime fasi dell’e-commerce l’età media degli acquirenti era 36 anni oggi si è alzata a 46, ma si attenua la quota degli acquirenti nei grandi centri urbani. Insomma, il profilo degli acquirenti online si sta progressivamente avvicinando a quello dell’intera popolazione.

Omnicanalità: il 40% si informa su Internet prima di comprare in negozio

L’esperienza di acquisto degli italiani è sempre più omnicanale, con il digitale che diventa una risorsa per orientare la decisione anche nel caso l’acquisto si concluda in un punto vendita fisico.
Il 40% dei consumatori si informa online prima di acquistare in negozio. Come? Attraverso la consultazione del sito di un online retailer o del prodotto/servizio, l’utilizzo di un motore di ricerca o un comparatore, o i suggerimenti reperibili via social. Al tempo stesso, anche lo store ha un ruolo nell’aiutare il consumatore a finalizzare l’acquisto online. In un caso su quattro l’acquisto online è preceduto da una visita presso un punto vendita fisico.

Smartphone e app fondamentali per gestire gli acquisti

Più della metà degli acquisti online vengono effettuati tramite un dispositivo mobile. L’incremento dell’utilizzo dello smartphone nell’e-commerce è passato dal 34% nel 2019 all’attuale 48%, soprattutto per l’aumento degli acquisti via app.
Sebbene smartphone e app non sembrino destinati a diventare l’unica modalità di acquisto online, assumono un ruolo fondamentale per la gestione smart degli acquisti. Inoltre, lo smartphone diventa l’anello di congiunzione tra retail fisico e digitale, arricchendo anche l’esperienza di acquisto nel punto di vendita. Non solo è il touchpoint digitale attivato più frequentemente prima di concludere un acquisto in negozio, ma consente ai consumatori di avere un profilo e vantaggi personalizzati, rendere l’esperienza di acquisto ‘sociale’, pagare con un ‘tap’, e ricevere assistenza nella fase post-vendita.

Perché regalare una macchina da cucire: un dono utile e creativo

Se stai cercando un regalo originale e creativo per una persona a cui piace cucire, una macchina da cucire potrebbe essere l’idea perfetta.

Se sei curioso, di seguito ti spiegheremo perché regalare una macchina da cucire sia una buona idea, quali sono i vantaggi di avere una macchina da cucire in casa e cosa devi considerare prima di fare questo regalo.

I vantaggi di avere una macchina da cucire

Dato che cucire è un’attività che richiede molta pazienza e attenzione ai dettagli, avere una macchina da cucire può fare la differenza tra un lavoro accurato e uno superficiale.

Le macchine da cucire moderne offrono molte funzioni che semplificano il lavoro, come ad esempio l’infila ago automatico, la regolazione automatica della tensione del filo e la possibilità di cucire in vari punti.

Inoltre, avere una macchina da cucire ti permette di risparmiare tempo e fatica rispetto il cucire a mano, rendendola la soluzione ideale per progetti più grandi.

Cosa considerare prima di regalare una macchina da cucire

Prima di regalare una macchina da cucire, ci sono alcune cose da considerare.

In primo luogo, devi valutare il livello di esperienza del destinatario del regalo: se è un principiante, potrebbe preferire una macchina da cucire semplice e facile da usare, mentre se è un esperto, potrebbe desiderare una macchina con funzioni più avanzate.

Inoltre, dovresti considerare il budget da investire e scegliere chiaramente una macchina da cucire che rientri nelle tue possibilità finanziarie.

Come scegliere una macchina da cucire

La scelta di una macchina da cucire dipende fondamentalmente dal budget e dalle preferenze personali del destinatario del regalo.

Esistono diversi tipi di macchine da cucire, suddivise in due grandi gruppi: le macchine meccaniche e quelle elettroniche.

In dettaglio, ci sono macchine specializzate per cucire tessuti pesanti, quindi per il quilting, per il ricamo e per altri tipi di cucito, nonché quelle a braccio libero.

Prima di fare la scelta, è importante leggere le recensioni e confrontare i diversi modelli per trovare la soluzione più adatta alle esigenze ed esperienza di chi riceverà questo regalo.

Come completare il proprio regalo

Regalare una macchina da cucire può essere un’esperienza emozionante e indimenticabile per chi la riceve.

Per rendere il regalo ancora più speciale, puoi aggiungere accessori per la cucitura come fili colorati, forbici, righelli e piedini speciali.

Inoltre, potresti considerare di acquistare un corso di cucito o un libro di cucito come parte del regalo stesso, in modo che il destinatario del regalo possa apprendere nuove tecniche e acquisire più competenze in maniera più rapida.

Conclusione

In sintesi, regalare una macchina da cucire può essere una idea veramente indovinata per chi ama cucire o vuole imparare a farlo.

Avere una macchina da cucire in casa offre molti vantaggi, tra questi il poter avere una maggiore rapidità e precisione rispetto alla cucitura a mano, ma non solo questo.

Ad ogni modo, prima di fare questo regalo, è importante valutare le esigenze e le preferenze della persona che lo riceverà e scegliere una macchina da cucire adatta alle sue necessità.

Inoltre, potresti anche decidere di aggiungere eventuali accessori o un corso di cucito per rendere il regalo ancora più speciale e completo, aiutando la persona destinataria della macchina da cucire ad imparare più in fretta o affinare al meglio le conoscenze che possiede già.

Quindi regalare una macchina da cucire è un’ottima idea per chi vuole trasmettere agli altri la propria passione per il cucito e per chi cerca un modo intelligente per risparmiare tempo e fatica.

Ecco cosa rende questa soluzione un dono utile e creativo, e ciò verrà sicuramente apprezzato dal destinatario del regalo.

Gli italiani sono già phygital. E i brand?

I consumatori italiani cercano un’esperienza fluida nell’utilizzo congiunto del canale fisico e digitale per tutto il ciclo vita degli acquisti. In pratica, sono sempre più phygital. Il punto vendita fisico però è nettamente preferito per fare la spesa alimentare. Gli aspetti più graditi sono la possibilità di vedere e toccare con mano i prodotti, poterli avere subito, e poter interagire con il personale di vendita. Quanto all’assistenza post-acquisto, per quasi la metà degli italiani (47%) il bisogno di rassicurazione nel post-vendita viene soddisfatto anche dall’online, che supplisce alla mancanza di ‘fisicità’ con regole chiare e codificate. È quanto emerge da Gli italiani e le esperienze di acquisto Phygital, la ricerca di BVA Doxa in collaborazione con Salesforce Italia.

I driver di scelta per il digitale

I driver di scelta che spingono a fare spese in digitale sono la possibilità di avere prezzi migliori e offerte convenienti (61%), e la comodità di effettuare gli acquisti da casa (58%). Molto gradita anche la possibilità di orientarsi nella scelta leggendo recensioni e valutazioni di altri utenti (44%). L’acquisto online è in grado di attivare maggiormente le leve del desiderio e dell’immaginazione (45%), e solo il 7% ritiene che il canale fisico faccia viaggiare con l’immaginazione nella fase di scelta. Entrambi i canali sono in grado di far nascere il ‘colpo di fulmine’ per un prodotto, ma per il 33% il canale digitale rischia di deludere più facilmente le aspettative (9%).

Brand e retailer ancora lontani dall’offrire un buon livello di soluzioni integrate

La soluzione di acquisto integrata più richiesta è la possibilità di acquistare un prodotto online per poi scegliere la modalità di ritiro/consegna in negozio/a casa (97%). Tra le altre azioni phygital più gradite sono molto apprezzate la possibilità di guardare e confrontare i prodotti da casa (95%), e conoscere quali siano immediatamente disponibili nello store (90%). Ma se le soluzioni phygital incontrano il gradimento del 96% del campione esiste ancora una quota di consumatori che ritiene i negozi ancora non del tutto in grado di offrire questo tipo di servizi. Solo il 21% dichiara che i negozi hanno realizzato gran parte di queste soluzioni. E secondo il 65% la maggior parte di brand e retailer è ancora lontana dall’offrire un buon livello di soluzioni integrate tra canale fisico e online.

Un customer journey più comodo

Quando si considera il customer journey la maggioranza degli italiani già oggi mette in atto comportamenti phygital per gli acquisti. La diffusione di questi comportamenti di acquisto integrati è più marcata per alcune categorie di prodotti: elettronica (52%), grandi e piccoli elettrodomestici (47%) e capi di abbigliamento (43%). Tra i vantaggi individuati nel muoversi in modo soddisfacente tra online e fisico, emergono la possibilità di avere un’esperienza d’acquisto più consapevole e informata (57%), un customer journey più comodo (57%), usufruire di una soluzione in grado di adattarsi alle proprie esigenze (54%), e una maggiore sicurezza negli acquisti (51%).

Con l’Intelligenza Artificiale Facebook migliora l’e-commerce

Durante il Facebook AI Innovation Summit, l’evento annuale del Facebook AI Researche, che ha avuto luogo a Parigi il 30 giugno, il colosso dei social media ha presentato le novità che riguardano l’impiego dell’AI nelle funzionalità della piattaforma. Tra queste, Facebook ha mostrato anche gli strumenti pensati per rendere più semplice la proposta di prodotti sul web e l’acquisto da parte dei consumatori. Questa edizione del Summit si è svolta all’insegna del tema Costruire un mondo migliore grazie all’AI, e migliorare i suggerimenti per gli acquisti online è proprio uno degli obiettivi dichiarati di Facebook in relazione all’e-commerce.
Più in particolare, due sono le novità principali che interessano le inserzioni pubblicate su Facebook, sia quelle inserite all’interno di gruppi ad-hoc sia quelle inserite direttamente sulle pagine delle aziende, ovvero, il miglioramento del product match e il tagging assistito dall’Intelligenza artificiale. 

Il miglioramento del product match

Quanto alla prima novità, il miglioramento del product match, si tratta della tecnologia basata appunto sull’Intelligenza Artificiale, con cui Facebook riconosce un prodotto e ne consiglia agli utenti di simili. Il team di sviluppo di Facebook ha infatti aggiunto nuove componenti di classificazione delle immagini rilevate, arrivando a identificare anche elementi quali la marca dell’oggetto e le scritte presenti su un’eventuale confezione per aggregarlo meglio in determinate categorie.
Questo dovrebbe permettere sia risultati più attinenti sia durante la ricerca di oggetti da acquistare sia in fase di suggerimento di prodotti simili.

L’AI identifica i prodotti non taggati e suggerisce i tag in base al catalogo

La seconda novità, ovvero il tagging assistito dall’IA invece, permette a un venditore che pubblica un’immagine di un prodotto sulla propria pagina Facebook senza inserire i tag di avvalersi dell’AI per l’aggiunta di tag. In pratica, l’AI aiuta a identificare gli articoli non taggati e suggerisce i tag in base al catalogo dei prodotti dell’azienda. Nel momento in cui l’utente sta visualizzando un post non taggato, il sistema suggerisce prodotti simili sotto il post, presi dal catalogo del venditore stesso.

Su Instagram presto arriverà la ricerca visiva nella sezione ‘shop’

Le novità annunciate al Summit, riporta Ansa, non interessano solo Facebook, ma anche Instagram. Come ha spiegato il team di Facebook AI, sul “social delle foto” anch’esso di proprietà di Facebook, presto arriverà la ricerca visiva nella sezione ‘shop’, in modo che gli utenti possano trovare prodotti simili semplicemente cliccando su un’immagine.

L’e-commerce domina il mercato, e la crescita non rallenta

Prosegue in Italia una crescita record per l’e-commerce, trainata soprattutto dal settore dell’Elettronica. Secondo l’ultima rilevazione di Idealo il mercato digitale italiano è dominato dagli acquirenti abituali, che rappresentano il 61,1% del campione intervistato, anche se a questa percentuale va aggiunto il 23,9% di acquirenti intensivi, coloro che acquistano almeno una volta a settimana. Di fatto, nei primi sei mesi del 2021 5 italiani su 6 fanno acquisti sul web una volta al mese, pari al 5% in più di acquirenti digitali rispetto al 2020. Il 15,0% degli intervistati, poi, dichiara di fare shopping online una volta ogni trimestre o meno, rientrando così nella fascia degli acquirenti digitali sporadici.

I consumatori digitali comparano i prezzi e acquistano articoli di elettronica

Più della metà dei consumatori digitali italiani poi fa una comparazione dei prezzi e acquista online un prodotto di Elettronica.
Sulla base dell’andamento delle intenzioni di acquisto (score da 0 a 100) registrate sul portale di Idealo, nel 2020 gli articoli di Elettronica sono stati infatti i più cercati (score 100,0). Seguono la Moda & Accessori (44,9), Arredamento & Giardino (37,8), Sport & Outdoor (28,2), Salute, Bellezza & Drogheria (27,9), Bambini & Neonati (17,3), Auto & Moto (16,7), Giocattoli & Gaming (15,0), Mangiare & Bere (3,8) e Prodotti per animali (1,5).

I più cercati sono gli smartphone

Per quanto riguarda i prodotti più cercati online in Italia nel 2020, al primo posto figurano gli Smartphone (100,0), seguiti da Sneakers (53,0), Televisori (28,7), Smartwatch (23,2), Scarpe da corsa (21,1), Notebook (19,6), Console di gioco (15,8), Cuffie (15,4), Tablet (15,4) e Frigoriferi (14,1). Nel 2020 i prodotti sui quali acquistando nel periodo più conveniente si è potuto risparmiare di più nell’arco di un anno sono stati invece Disinfettanti (-49,7%), Tablet (-40,4%), Stampanti multifunzione (-32,2%), Notebook (-21,7%), Televisori (-21,5%), Aspirapolvere (-21,3%), Smartwatch (-18,5%), Console di gioco (-16,8%), Frigoriferi (-16,4%) e Avvitatori (-14,8%).

La pandemia rende popolari nuovi prodotti

Anche se nel 2020 i consumatori digitali italiani hanno cercato e confrontato principalmente i prezzi di smartphone e di prodotti legati all’elettronica di consumo, la pandemia ha reso ‘popolari’ nuovi prodotti, come ad esempio i gel disinfettanti. Le macrocategorie con la maggiore crescita di interesse online rispetto al 2019, riporta Adnkronos, sono state Arredamento & Giardino (+190,5%), Drogheria & Salute (+164,7%), Mangiare & Bere (+159,2%), Prodotti per animali (+116,5%), Elettronica (+96,7%), Sport & Outdoor (+96,3%), Bambini & Neonati (+91,5%), Giocattoli & Gaming (+88,7%), Auto & Moto (+83,6%), Salute & Bellezza (+80,8%) e Moda & Accessori (+72,7%).

Italia, l’e-commerce è ancora un mondo da uomini

L’e-commerce non si è ancora colorato di rosa. Almeno non in Italia. Nel nostro paese, infatti, le attività di vendita e acquisto on line nel corso del 2018 sono state prevalentemente effettuate da mani maschili. Uomini soprattutto di età compresa fra i 35 ed i 44 anni. Lo rivela una recente indagine realizzata da Idealo e anticipata da Adnkronos. Insomma, le donne comprano ancora relativamente poco in rete.

Pneumatici e accessori da moto le scelte clou

Gli uomini attivi on line hanno comprato prevalentemente pneumatici per motocicli e per fuoristrada, pneumatici invernali ed estivi e stivali da moto. Ma anche le signore, seppure in numeri minori, hanno fatto la loro parte. Lo afferma la ricerca, segnalando che se nel 2018 le intenzioni di acquisto registrate sul portale italiano di idealo sono aumentate del 20% rispetto allo stesso periodo del 2017, tra le categorie di prodotti maggiormente cresciute rispetto allo scorso anno ci sono quelle destinate ad un pubblico prettamente femminile come orecchini, prodotti solari, prodotti per la cura di viso e corpo e make up. E’ questo un settore di mercato che ha registrato un balzo in aventi del 200% settore che è aumentato ben del 200%, colorando un po’ più di rosa i trend dell’e-commerce tricolore.

Salute e bellezza un comparto in crescita

“Per il 2019 ci aspettiamo anche un aumento dell’utilizzo della comparazione prezzi da parte delle donne” ha detto all’Adnkronos Fabio Plebani, Country Manager per l’Italia della piattaforma Idealo. “Prevediamo, infatti, una crescita anche nei settori Salute & Bellezza, da sempre di maggiore interesse per il pubblico femminile”. Il 2019, aggiunge Plebani, “sarà comunque un anno interessante sotto diversi punti di vista anche per il settore degli smartphone con nuovi player come Xiaomi e Oppo che, secondo le previsioni, conquisteranno una buona fetta di mercato italiano”.

Smartphone e moda sempre nel carrello

Nel corso del prossimo anno la curiosità dei consumatori italiani online si concentrerà ancora sui prodotti hi-tech come gli smartphone anche se, secondo gli analisti di Idealo, “l’interesse nei confronti dei cellulari ha già registrato nel 2018 una leggera diminuzione rispetto al 2017”. Oltre agli smartphone, gli italiani punteranno a comprare sul web prodotti legati al settore dell’elettronica di consumo come tablet, notebook, cuffie. E non solo. L’e-commerce tricolore si baserà anche sui capi di abbigliamento come sneakers e scarpe da corsa o da allenamento, un settore che nell’anno che sta per chiudersi è stato particolarmente cercato. Tirando ancora il bilancio del 2018, tra le categorie più desiderate in assoluto rimangono smartphone, sneakers e televisori. A registrare invece una diminuzione di interesse sono stati nel 2018 prodotti di riscaldamento e ventilazione, maglioni da uomo, case per bambole e biciclette.

La qualità  ed il design delle proposte Leon Louis

Oggi più che mai i giovani sono particolarmente attenti nello scegliere cosa indossare, perché dall’abbigliamento dipende buona parte della prima impressione che gli altri si fanno di noi al primo sguardo. Per questo motivo si tende sempre più ad indossare capi che richiamino in qualche maniera il proprio stile di vita nonché la personalità, così da comunicare a chi ci osserva tratti del nostro modo di fare e di essere semplicemente comunicandolo tramite ciò che si indossa. Ecco il motivo per il quale le nuove generazioni sono sempre più selettive nel decidere quali capi d’abbigliamento acquistare, pur non rinunciando alla qualità di tessuti e lavorazioni. Leon Louis è uno di quei marchi in grado di abbinare stile e design ad una eccezionale qualità generale del prodotto, e riscuote da anni un successo che continua a registrare numeri al rialzo tanto da collocare questo prestigioso marchio in cima alle preferenze di giovani e meno giovani.

Presente sul mercato dal 2010, anno in cui Leon Louis presentò ufficialmente le sue collezioni al mondo, questo prestigioso marchi è oggi un punto di riferimento per giovani e meno giovani, i quali hanno precise idee in fatto di stile e design e accolgono favorevolmente un brand che consenta loro di ottenere esattamente l’impronta stilistica desiderata senza alcun compromesso. Puoi farti un’idea delle creazioni Leon Louis su www.revolutionconceptstore.it, e visionare in dettagli tantissime proposte in fatto di bermuda, pantaloni, giubbini e tanti altri capi selezionati appositamente per offrire una risposta concreta a quanti amano vestire in maniera ricercata e particolare. Ogni articolo è accompagnato da ampia galleria fotografica grazie alla quale è possibile scoprire in anteprima ogni dettaglio, e verificare la qualità della lavorazione. Aggiunta la merce al carrello ed effettuato il pagamento, si riceverà il proprio ordine direttamente a casa entro un paio di giorni lavorativi.

Il mercato del lusso si evolve: luxury sì, ma spazio anche ai brand premium

Che il segmento lusso sia uno di quei settori che non conosce crisi, attraversando indenne gli anni più duri dell’economia mondiale, non è certo una novità. Eppure qualcosa sta cambiando, a livello strutturale. Un trend di cui le aziende attive nel luxury non possono non tenere conto. Già, perché il prossimo futuro, stando alle previsioni, sarà sempre più trainato da beni sì belli e di pregio, ma meno costosi. Il casual entrerà negli armadi dei top spender e il mondo digitale detterà le nuove regole. Comprese quelle dell’apparire e degli status symbol.

Lusso, un business da 318 miliardi all’anno

Nel 2016 il mercato dei prodotti di lusso ha raggiunto i 318 miliardi di euro a livello globale e si prevede una crescita del 3,6% medio annuo nel periodo 2016-2020. I dati, davvero impressionanti, sono il frutto dello studio annuale di Ey, ‘The luxury and cosmetics financial factbook’. Ma, tra tanti indicatori positivi, ci sono appunto dei… ma. L’alto di gamma, in base alle analisi, si ferma infatti a una crescita del 3,4% nel quadriennio mentre avanza il segmento premium ed entry-to-luxury. La fascia di prodotti di livello medio-alto, quindi, guadagna terreno e tocca il 100 miliardi. Per questo specifico segmento, il tasso di aumento previsto è decisamente maggiore: +6% al 2020.

Portafogli diversificati tra beni di lusso e premium

“Il lusso, che negli anni di crisi guidava la crescita, sta rallentando” afferma Federico Bonelli, partner Ey. Oggi in corso ci sarebbe una “rivoluzione dei consumi”. Gli stili di acquisto fra i consumatori sono modificati e oggi si tende a diversificare il portafogli tra beni di lusso e premium. Inoltre, i consumatori sono sempre più attenti anche ai segnali e alle indicazioni che arrivano dal mondo digitale, così come c’è un forte interesse della finanza per i nuovi brand emergenti dell’entry-to-luxury.

Stati Uniti ed Europa i regni del lusso, ma avanza la Cina

Inevitabilmente, cambia anche la mappa del lusso. Se Stati Uniti ed Europa occidentale rimangono le due potenze più importanti (rispettivamente con 131 miliardi e 109 miliardi), la Cina avanza a grandi passi: i consumatori cinesi si apprestano a diventare la terza “nazione” più grande, con un peso di oltre 100 miliardi di euro a livello mondiale.

Il Made in Italy solido in pole position

Il Made in Italy si conferma un’eccellenza capace di attrarre investimenti. L’Italia è la seconda nazione, dopo gli Usa e prima della Francia, per numero di operazioni M&A (merger and acquisition, fusioni e acquisizioni). Cambiano però anche le modalità di acquisto: scendono infatti le transazioni nei negozi fisici a favore dell’e-commerce.